Sostenibilità

Le Ragioni per Compiere Scelte Sostenibili durante i Tuoi Viaggi Enogastronomici

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Perché non sprecare il cibo?

Oggi circa un terzo degli alimenti prodotti a livello globale viene sprecato.
Si tratta di 1,5 miliardi di tonnellate di cibo edibile. In Italia questo valore è pari a 4 milioni
di tonnellate, ossia circa 67 kg di cibo per abitante in ogni fase della filiera (produzione, lavorazione e trasporto) e a livello domestico.

SPRECARE SIGNIFICA:

  • Impattare negativamente sull’ambiente.
    Circa 8% delle emissioni globali di gas serra è dovuto allo spreco di cibo.
  • Non essere responsabili.
    Circa 828 milioni di persone nel mondo soffrono di malnutrizione, e almeno 11 milioni sono coloro che muoiono per fame o cause ad essa correlate. Nella maggior parte si tratta di bambini/e.
  • Creare costi inutili.
    Il costo globale dello spreco alimentare è stimato in circa 1 trilione di dollari l’anno.

*Ricorda: Adottare un comportamento corretto e coscienzioso contribuisce a migliorare gli equilibri della distribuzione alimentare e mitigare i problemi di sicurezza alimentare, oltre a ridurre gli impatti negativi sull’ambiente, sulle persone e sull’economia.

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Perché riciclare?

Per affrontare le sfide ambientali e sostenere un futuro più sostenibile per il nostro pianeta è necessario cambiare il tradizionale paradigma basato su un modello lineare di produzione e consumo in cui le risorse vengono estratte, utilizzate e poi smaltite.

Ciò significa massimizzare l’uso delle risorse e ridurre gli sprechi attraverso un’economia circolare basata sul riciclo ed il riuso di plastica, carta, vetro, metalli e molti altri materiali.

RICICLARE E RIUTILIZZARE PERMETTE DI:

  • Ridurre l’impatto ambientale attraverso il risparmio di risorse e l’emissione di minori quantità di inquinanti.
  • Generare nuove opportunità economiche, creando posti di lavoro legati al riciclo, al riutilizzo e alla riparazione.
  • Favorire l’innovazione, poiché l’economia circolare richiede nuovi modi di progettare prodotti che possano essere reinseriti nel sistema produttivo, donando loro una seconda vita.

*Ricorda: Ognuno di noi può fare la sua parte attraverso piccoli gesti quotidiani come separare i rifiuti, acquistare prodotti riciclabili e cercare opzioni di riutilizzo. Così facendo si darà il buon esempio, stimolando le persone a adottare queste piccole buone pratiche.

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Perché praticare uno stile di vita equilibrato mangiando sano?

Lo stile di vita è il principale fattore che influenza la salute delle persone. Incide per il 50%, più del doppio della genetica e dello status socio-economico (20%) e cinque volte in più dell’assistenza socio-sanitaria (10%). Modificandolo, si può vivere meglio e più a lungo.

IL PRIMO PASSO È INIZIARE A MANGIARE IN MODO SANO E PRATICARE ATTIVITÀ FISICA. PERCHÉ?

 

  • Per ridurre i rischi per la salute. In Italia, il 23,1% dei decessi è associato a regimi alimentari non corretti. Questi aumentano la probabilità di soffrire di patologie cardiovascolari, tumori e diabete.
  • Per rimanere “giovani”. L’esercizio fisico costante (150 minuti a settimana secondo le raccomandazioni dell’OMS) aiuta a mantenere sotto controllo l’ipertensione arteriosa e il profilo lipidico, contribuisce a prevenire o ritardare l’insorgenza di patologie croniche connesse all’invecchiamento, riduce il rischio delle conseguenze da osteoporosi e di traumi da caduta.
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Perché seguire la dieta mediterranea?

La Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale ispirato alle tradizioni ed abitudini alimentari dei Paesi che si affacciano sull’omonimo mare.

Coerentemente con la piramide alimentare, prevede un consumo quotidiano di verdura e frutta. L’olio extravergine rappresenta il condimento per eccellenza, insieme ad aglio, cipolla e spezie. Al contrario, alimenti quali carni rosse e salumi sono da assumere con moderazione, preferendo quelle bianche o il pesce. Nonostante l’importanza ed il legame con il nostro Paese, solo 17,3% dei cittadini italiani è consapevole dell’effettivo consumo di frutta e verdura consigliato dai dettami della dieta, e solo il 5% segue questa buona pratica.

SCEGLIERE LA DIETA MEDITERRANEA PRESENTA NUMEROSI VANTAGGI:

  • Fa bene alla salute. Il consumo quotidiano di frutta e verdura garantisce un rilevante apporto di nutrienti essenziali per il nostro organismo, quali carboidrati, vitamine, minerali fibre e numerose sostanze fitochimiche (ad esempio, gli antiossidanti). 
  • È sostenibile economicamente. La produzione di verdura e frutta ha costi di produzione tendenzialmente inferiori rispetto alla carne; questi alimenti sono quindi più facilmente accessibili a tutti.
  • Ha un basso impatto ambientale. La maggiore beneficio per l’ecosistema. Basti pensare che la produzione di 1 kg di manzo emette circa 32 kg di CO2 equivalenti mentre 1 kg di riso circa 1 kg. Necessita inoltre di una grande quantità d’acqua: circa 15.500 litri d’acqua per produrre 1 kg di carne di manzo, contro i 250 litri necessari per 1 kg di patate.
 
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Perché spostarsi a piedi o in bicicletta?

Oggi viviamo in un mondo caratterizzato da un aumento dell’inquinamento atmosferico, dal traffico e dalla sedentarietà.
L’importanza di adottare modalità di spostamento sempre più sobrie e sostenibili è cruciale e inevitabile, ma comporta un radicale cambiamento delle abitudini quotidiane.

QUALI SONO I VANTAGGI DI QUESTA SCELTA?

  • Ha un impatto positivo sul benessere psico-fisico
    Migliora la salute cardiovascolare e mentale, allontanando problemi cronici come l’obesità, le malattie cardiache e il diabete. Inoltre, aumenta la resistenza e la forza muscolare, contribuendo a ridurre lo stress e migliorare il benessere complessivo.
  • Fa bene all’ambiente
    Muoversi a piedi e/o in bicicletta aiuta anziché spostarsi in auto diminuisce la quantità di gas serra emessi nell’atmosfera, contribuendo a rallentare il riscaldamento globale e migliorare la qualità dell’aria specialmente nelle aree urbane.
  • Favorisce la creazione di comunità più coese e vivaci
    I percorsi ciclabili e pedonali possono diventare luoghi di socializzazione e scambio, promuovendo uno spirito di appartenenza e cooperazione tra i cittadini oltre che una maggiore connessione con l’ambiente circostante.
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Perché scegliere mezzi di trasporto meno impattanti?

Oggi ci muoviamo sempre di più, per lavoro, istruzione, svago, vacanza, …

Per farlo utilizziamo mezzi di trasporto (auto, aereo, treno, …) che, nonostante la loro sempre maggiore efficienza, rappresentano una seria minaccia per il clima, l’ambiente naturale e la salute pubblica a causa delle emissioni di gas effetto serra. Basti pensare che, negli ultimi 30 anni, i trasporti sono l’unico grande settore economico dell’UE in cui le emissioni sono aumentate.

Non possiamo non muoverci, ma è utile farlo in modo più responsabile. Ad esempio, scegliendo il treno al posto dell’aereo e dell’auto quando possibile. IL TRENO, INFATTI:

  • Inquina di meno. Quasi tre quarti delle emissioni totali di gas a effetto serra dell’UE derivano dal trasporto su strada e più della metà delle emissioni derivanti dal trasporto su strada proviene dalle automobili. L’aviazione civile è responsabile di circa il 13 %. Il treno, invece, dello 0,4%.
  • È più efficiente in termini di costi per il clima. I costi per l’ambiente, il clima e la salute delle persone del treno (alta velocita e non) sono nettamente inferiori rispetto all’aereo e all’auto. Solo quella elettrica può avere costi inferiori, ma solo se a pieno carico (4 persone).

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Perché consumare prodotti alimentari di stagione?

I prodotti alimentari di stagione (principalmente verdura e frutta, ma anche funghi e pesce) sono quei cibi che naturalmente e grazie al loro ciclo di vita sono al punto di consumo ottimale in un preciso periodo dell’anno. Al contrario, quelli fuori stagione sono spesso importati e subiscono processi di conservazione e manipolazione che possono influenzare negativamente la qualità.

PERCHÉ PREFERIRE I PRODOTTI DI STAGIONE?

  • Garantiscono pasti ricchi di gusto e nutrienti. Gli ingredienti freschi di stagione sono ricchi di nutrienti essenziali, vitamine e antiossidanti poiché seguono i ritmi della natura. Variarli base alle stagioni porta a mangiare più sano garantendo un maggiore benessere al nostro organismo.
  • Hanno un minore impatto sull’ambiente. La loro coltivazione richiede meno energia e risorse idriche rispetto alle coltivazioni non stagionali e necessitano di meno additivi.
  • Sono meno costosi. I prodotti di stagione non sono solo più nutrienti, ma anche più economici.
    La loro coltivazione richiede meno energia, acqua, fertilizzanti e ciò si riflette sul loro costo finale.
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Perché scegliere prodotti biologici?

I prodotti alimentari biologici seguono rigidi standard che escludono l’utilizzo di sostanze chimiche sintetiche sia nella coltivazione che nell’allevamento.

Sono spesso simbolo di qualità e autenticità ed espressione di responsabilità sociale e ambientale, e la loro scelta rappresenta un passo significativo verso uno stile di vita più sano e sostenibile.

*Ricorda: I prodotti biologici sono sempre contrassegnati con il logo “biologico” della UE.

Altre ragioni per sceglierli:

  • Sono meno esposti a sostanze chimiche. La produzione biologica evita l’uso di pesticidi sintetici, fertilizzanti e altri prodotti chimici che possono risultare dannosi per la salute umana oltre che per l’ambiente.
  • Hanno un impatto ambientale limitato. L’agricoltura biologica usa l’energia e le risorse naturali in modo responsabile. Contribuisce a conservare gli equilibri biologici e la biodiversità degli ecosistemi, migliorando al contempo la fertilità del suolo.
  • Seguono principi di maggiore eticità. Nei prodotti biologici di origine animale, come carne, uova e latticini, si presta attenzione alla salute e al benessere degli animali. Questi sono allevati in condizioni più “naturali” (spazi più ampi e accesso all’aperto) e non vengono trattati con ormoni e antibiotici (questi ultimi utilizzati solo in caso di necessità per la salute degli animali).
  • Favoriscono lo sviluppo locale. Le pratiche biologiche tendono a creare una maggiore interazione tra i vari soggetti economici e sociali con ricadute postivi per il territorio.
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Perché scegliere i prodotti alimentari a indicazione geografica?

I prodotti ad indicazione geografica sono prodotti con caratteristiche uniche legate all’origine geografica e alle competenze tradizionali che hanno ottenuto uno dei seguenti riconoscimenti / certificazioni dell’Unione Europea. Il nostro Paese ne vanta il maggior numero: 326 prodotti agroalimentari e 527 vini.

 

  • Sono prodotti di elevata qualità poiché aderiscono a rigidi disciplinari
  • Danno maggiori garanzie grazie ad un livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare più elevato rispetto ad altri prodotti.
  • Sostengono il sistema produttivo e l’economia locale, grazie al loro stretto legame con il territorio, i metodi produttivi e le comunità, e contribuiscono alla salvaguardia dell’ecosistema e della biodiversità.

Denominazione di Origine Protetta (DOP)

È UNA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ CHE IDENTIFICA UN PRODOTTO:

  • originario di un luogo, regione o, in casi eccezionali, di un Paese;
  • la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico ed ai suoi intrinseci fattori naturali e umani;
  • le cui fasi di produzione si svolgono all’interno della zona geografica designata.

Nel caso delle produzioni vitivinicole, tale denominazione implica, inoltre, che le uve da cui è ottenuto il prodotto provengano esclusivamente da tale zona geografica e che il prodotto sia ottenuto da varietà di viti appartenenti alla specie Vitis vinifera. In tale denominazione sono incluse le produzioni vitivinicole italiane con i marchi di Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e di Denominazione di Origine Controllata (DOC).

Indicazione Geografica Protetta (IGP)
È UNA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ CHE IDENTIFICA UN PRODOTTO:

  • la cui produzione si svolge per almeno una delle sue fasi nella zona geografica designata.
  • originario di un determinato luogo, regione o paese;
  • alla cui origine geografica sono essenzialmente attribuibili una data qualità, la reputazione o altre caratteristiche;

Nel caso delle produzioni vitivinicole, tale denominazione implica, inoltre, che le uve da cui è ottenuto il prodotto provengano per almeno l’85% esclusivamente da tale zona geografica, che la produzione avvenga in detta zona geografica, e che il prodotto sia ottenuto da varietà di viti appartenenti alla specie Vitis vinifera o da un incrocio tra la specie Vitis vinifera e altre specie del genere Vitis. In tale denominazione sono incluse le produzioni vitivinicole italiane con il marchio di Indicazione Geografica Tipica (IGT).

Specialità Tradizionale Garantita (STG)

È UNA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ CHE IDENTIFICA UN PRODOTTO:

  • ottenuto con un metodo di produzione, trasformazione o una composizione che corrispondono a una pratica tradizionale per tale prodotto o alimento;
  • oppure ottenuto da materie prime o ingredienti tradizionali.
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Perché sostenere i piccoli produttori locali?

I piccoli produttori e artigiani del gusto locali da sempre un ruolo di primaria importanza nel tessuto economico sociale del Belpaese.

Sono i portavoce della cultura, delle tradizioni e dell’identità di un territorio. I loro prodotti spesso si caratterizzano per la qualità e l’attenzione ai dettagli.

Negli ultimi dieci anni stiamo assistendo ad una preoccupante diminuzione dei piccoli produttori e artigiani del gusto. Il numero di aziende agricole è sceso del 30% tra il 2010 ed il 2020; considerando che oltre il 90% sono individuali e familiari, la perdita è consistente. La medesima tendenza al ribasso si ravvisa negli altri comparti legati alla produzione e vendita delle specialità enogastronomiche locali.

QUALI SONO LE CAUSE?

*Oltre ad optare (a casa e in vacanza) per i piccoli produttori e artigiani del gusto quando possibile, possiamo anche decidere di scegliere servizi che sostengono le loro attività. Ve ne sono molti che ci permettono di acquistare prodotti agroalimentari freschi e di stagione direttamente dai produttori.

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Perché tramandare le ricette e le tradizioni culinarie locali?

Oggi viviamo in un mondo sempre più globalizzato. Se questo fenomeno da un lato ci ha portato a scoprire cibi e ricetti di Paesi vicini e lontani, dall’altro ci sta portando a dimenticare o abbandonare le nostre tradizioni culinarie.

Noi italiani abbiamo sempre più l’abitudine di consumare fuori casa almeno un pasto e dedicare meno tempo a cucinare – circa un’ora tra colazione, pranzo e cena. Il rischio di disperdere ciò che ci caratterizza è quindi elevato.

 

  • Sono il ponte tra passato e futuro. Le ricette non sono solo un semplice insieme di istruzioni per preparare un piatto. Rappresentano il legame con le nostre radici, raccontano storie e aneddoti che ci legano al passato e ci guidano verso il futuro. Sono un tesoro da custodire e condividere con orgoglio.
  • Rappresentano l’Italia nella sua diversità. Ogni territorio ha le proprie specialità, tecniche tradizionali ed ingredienti distintivi che sono frutto della storia, della geografia e delle risorse locali. Un patrimonio che ci caratterizza anche all’estero.
  • Fanno parte della nostra quotidianità. E ci ricordano momenti trascorsi insieme intorno a un tavolo imbandito.
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Come orientarsi nel mondo delle certificazioni di sostenibilità?

Le certificazioni di sostenibilità sono sigilli o etichette apposti sui prodotti di varia natura che attestano il rispetto di specifici standard ambientali, sociali ed etici. Questi possono riguardare l’origine degli ingredienti, le pratiche agricole, il trattamento dei lavoratori, la gestione delle risorse, …

È preferibile fidarsi delle certificazioni riconosciute a livello europeo ed internazionale, riconoscibili dai loghi (talvolta alcuni prodotti potrebbero includere un codice di tracciabilità). Queste, infatti, sono soggette a verifiche e controlli periodici da organismi terzi diversi dall’organizzazione che rilascia il marchio.

QUALI SONO LE PRINCIPALI CERTIFICAZIONI PER PRODOTTI E SERVIZI?

  • Fair Trade. Si focalizza sui diritti dei lavoratori e sulle condizioni di lavoro equo.
  • Rainforest Alliance. Valuta la sostenibilità ambientale e sociale delle aziende agricole.
  • Marine Stewardship Council (MSC). Specifico per i prodotti ittici, verifica la sostenibilità della pesca.
  • Forest Stewardship Council (FSC). Si concentra sulla gestione sostenibile delle foreste.
  • USDA Organic. Riconosciuto negli Stati Uniti, indica prodotti agricoli biologici e sostenibili. EU
  • Ecolabel. Un marchio europeo che identifica prodotti e servizi ecologici.
  • Eco-Management and Audit Scheme (EMAS). EMAS è uno strumento importante nel quadro di uno dei principali elementi costitutivi del Green Deal europeo. Il suo obiettivo è guidare le organizzazioni verso la circolarità e ridurre il loro impatto sull’ambiente.
  • ISO 14001. Una certificazione internazionale che indica un efficace sistema di gestione ambientale da parte dell’azienda. Non è un logo sul prodotto, ma spesso le aziende lo menzionano nei loro materiali promozionali.
  • Leadership in Energy and Environmental Design (LEED). Valuta la sostenibilità di edifici e infrastrutture.
  • B Corp. Non è una certificazione di prodotto, ma piuttosto una certificazione aziendale che indica un impegno generale verso la sostenibilità e la responsabilità sociale.
  • British Retail Consortium certificate (BRC). Lo standard BRC descrive i requisiti di igiene e sicurezza alimentare per le aziende di trasformazione alimentare che riforniscono direttamente il settore della vendita al dettaglio. È uno standard comune per tutto il settore che ha come finalità principali quella di garantire la produzione igienica di materiali di imballaggio per il settore alimentare.
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Come orientarsi nel mondo delle certificazioni di sostenibilità?

PER LE DESTINAZIONI DI OGNI TIPOLOGIA ESISTONO, INOLTRE, DUE RIFERIMENTI SPECIFICI:

Global Sustainable Tourism Council (GSTC): Fornisce linee guida universali per la sostenibilità nel turismo, utilizzate come base per diverse certificazioni regionali e nazionali. Il GSTC stabilisce e gestisce gli standard globali per i viaggi e il turismo sostenibili. Esistono due serie: 1. criteri di destinazione per i decisori politici pubblici e i gestori delle destinazioni e 2. criteri di settore per hotel e tour operator. Sono il risultato di uno sforzo mondiale per sviluppare un linguaggio comune sulla sostenibilità nel turismo. Sono organizzati in quattro pilastri: (A) Gestione sostenibile; (B) Impatti socioeconomici; (C) Impatti culturali; e (D) Impatti ambientali. Poiché ciascuna destinazione turistica ha la propria cultura, ambiente, costumi e leggi, i criteri sono progettati per essere adattati alle condizioni locali e integrati da criteri aggiuntivi per la specifica località e attività.

European Tourism indicator system (ETIS): Strumento di autovalutazione delle performance di gestione sostenibile in termini di impatto ambientale, socio-culturale ed economico sviluppato dalla Commissione europea ed in corso di attuazione sin dal 2013. Tale strumento non vale come certificazione, ma aiuta a migliorare le strategie di gestione sostenibile, coinvolgendo attivamente le imprese turistiche, i residenti ed altre organizzazioni attive nel settore.

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Come verificare l’attendibilità delle certificazioni di sostenibilità?

​Ecco alcuni semplici consigli per aiutarti a capire se una certificazione è attendibile ed essere maggiormente consapevole nelle tue decisioni a casa e in vacanza:

CERCA QUALE CERTIFICAZIONE È ADOTTATA DALL’AZIENDA

 

  • Gli indicatori chiave di performance (KPI) legati alla sostenibilità, come la riduzione dell’uso di risorse, l’efficienza energetica e le pratiche di lavoro
    equo, dovrebbero essere misurati e monitorati regolarmente.
  • Una società genuinamente sostenibile avrà KPI specifici che sono misurati, raggiunti e continuamente migliorati.

LEGGI LE RECENSIONI E LE OPINIONI DI TERZE PARTI

  • Osservare cosa dicono le ONG, i gruppi di consumatori e altre organizzazioni indipendenti può fornire una prospettiva esterna sull’impegno aziendale in materia di sostenibilità.

GUARDA LE ATTIVITÀ DI INNOVAZIONE E RICERCA

  • Un’azienda veramente sostenibile investirà in ricerca e sviluppo per migliorare continuamente i propri processi e prodotti, mirando a ridurre l’impatto ambientale e a migliorare il benessere sociale.
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Come orientarsi nel mondo delle certificazioni di sostenibilità?

LE PRINCIPALI CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI PER LE DESTINAZIONI SONO:

Green Destinations. È uno strumento per misurare, monitorare e migliorare il profilo di sostenibilità delle destinazioni e delle regioni. Le destinazioni di tutto il mondo possono adattare il proprio sistema di gestione della sostenibilità e le proprie azioni ai requisiti dello standard Green Destinations e ottenere il riconoscimento dei propri sforzi.

EarthCheck. Uno dei sistemi di certificazione più utilizzati a livello mondiale che fornisce uno strumento di gestione della sostenibilità delle destinazioni su vari ambiti come la gestione dei rifiuti, l’uso dell’energia e la conservazione dell’acqua. Con il supporto di un team di esperti, le destinazioni possono ottenere diversi certificazioni, in base al livello virtuoso di performance.

Blue Flag. Specifico per spiagge e porti turistici, è uno dei premi volontari più riconosciuti al mondo per spiagge, porti turistici e imbarcazioni turistiche sostenibili che si focalizza principalmente su criteri ambientali come la qualità dell’acqua e la gestione dei rifiuti. Per il suo ottenimento, è necessario soddisfare una serie di rigorosi criteri ambientali, educativi, di sicurezza e di accessibilità.

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Come calcolare la propria impronta ecologica?

L’impronta ecologica (o footprint) è un indicatore utilizzato per valutare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle. Misurare il proprio footprint è un primo passo per adottare uno stile di vita più sostenibile a casa e in vacanza. Ma come fare?

ECCO UN ELENCO DI STRUMENTI ONLINE CHE OFFRONO UNA STIMA BASATA SU FATTORI COME ALIMENTAZIONE, ALLOGGIO E MOBILITÀ:

  • World Footprint Network. Uno dei più noti calcolatori di impronta ecologica a livello globale. Offre un’analisi dettagliata basata su vari fattori come consumo energetico, alimentazione e stile di vita.
  • Carbon Footprint. Questo sito è focalizzato principalmente sul calcolo dell’impronta carbonica, e offre anche suggerimenti su come ridurla.
  • WWF Footprint Calculator. Creato dal World Wildlife Fund (WWF), questo strumento è facile da usare e focalizzato sulle scelte di consumo quotidiano.
  • EPA’s Carbon Footprint Calculator. Offerto dall’Environmental Protection Agency degli Stati Uniti, questo strumento è specificamente orientato verso il contesto americano ma può essere utilizzato per avere una panoramica generale.
  • +MyClimate. Questo strumento svizzero è particolarmente dettagliato e offre anche la possibilità di compensare il proprio impatto ambientale attraverso progetti di sostenibilità.
  • Resurgence Ecological Footprint Calculator. Uno strumento che offre un’analisi più dettagliata delle singole attività e delle scelte

    di consumo.

    *Ricorda: Una volta che hai calcolato il tuo footprint, puoi intraprendere azioni mirate per ridurlo tra cui la scelta di alimenti di stagione e locali, il supporto a produttori che adottano pratiche sostenibili e la selezione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale.

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